In un post precedente avevo preso in considerazione i rapporti tra individui e avevo sottolineato come questi siano funzione e conseguenza del tipo di confini di ognuno. Oggi voglio porre l’attenzione a quello che avviene all’interno dell’individuo. Per fare questo userò i concetti dell’Analisi Transazionale.
Berne, che è il fondatore e uno dei principali teorici dell’AT, considerò la personalità come un sistema organizzato in strutture corrispondenti a piani evolutivi diversi. Chiamò Archeopsiche la parte più primitiva, legata all’organizzazione delle pulsioni istintuali, dei bisogni e delle esperienze emotive primarie; Esteropsiche l’organo che organizza il materiale psichico introiettato come le regole, le norme e gli ordini; Neopsiche il sistema che integra le diverse esperienze mantenendo l’equilibrio tra esteropsiche e archeopsiche.
Questi organi si manifestano a livello comportamentale nelle relazioni e vengono rappresentati con 3 cerchi chiamati Genitore, Adulto e Bambino. Questi sono gli Stati dell’Io e cioè l’insieme dei comportamenti, dei sentimenti e dei pensieri che operano da schema di riferimento per prendere decisioni.
Gli stati dell’Io hanno un aspetto sia strutturale (cioè quello del contenuto) che funzionale (ossia come funzionano).
Ognuno di essi è importante per la sopravvivenza e per l’esistenza della persona e le relazioni che intercorrono tra i tre possono essere conflittuali o cooperazionali. Quando cooperano abbiamo un funzionamento sano della persona: Genitore e Adulto collaborano per emettere giudizi, Genitore e Bambino fanno compromessi e Adulto e Bambino trovano delle alternative creative. Tutti e tre sono attivi contemporaneamente ma è l’Adulto che li governa e li gestisce in modo tale che vi sia consapevolezza e spontaneità. Nella situazione sana la persona è capace di investire energeticamente lo stato dell’Io che più è funzionale alla situazione. Questo significa che i confini sono chiari e puliti e nel contempo permeabili all’energia psichica. La permeabilità dei confini è proprio ciò che ne permette l’aggiornamento dei contenuti nel corso dell’esistenza. Se invece se sono troppo rigidi o troppo laschi si sconfina nella patologia: confini eccessivamente lassi produrranno una contaminazione, eccessivamente rigidi un’esclusione.
Nell’esclusione c’è un estromissione di uno o più Stati dell’Io. L’estromissione non è mai totale, poiché uno stato escluso contiene sempre energia legata. Il singolo stato dell’Io che domina il comportamento viene detto costante o escludente e quindi possiamo avere G escludente, A escludente o B escludente.
La contaminazione corrisponde ad una elevata permeabilità dei confini. Si possono avere contaminazioni semplici (il G che contamina l’A o il B che contamina l’A) e doppie (l’A è simultaneamente invaso dal B e dal G).
Questo ultimo tipo di contaminazione va coerentemente confrontata e analizzata in terapia perchè è la base delle convinzioni di copione.
Ma questa è un’altra, più affascinante, storia che vi racconterò strada facendo.