Riconoscere le carezze

Un bambino che cresce senza una carezza, indurisce la pelle, non sente niente, neanche le mazzate.
(Erri De Luca)

Quando ci incrociamo per strada,  sorridiamo e  diciamo “Buongiorno!” ci siamo appena scambiati delle carezze.
Se il termine carezze  per descrivere questo breve scambio vi sembra esagerato, provate a pensare al caso in cui voi diciate buongiorno a qualcuno e quello non vi risponda.
Non è piacevole vero?
Questo perchè tutti noi abbiamo bisogno di essere riconosciuti e se non lo otteniamo ci sentiamo deprivati.
In Analisi Transazionale chiamiamo carezza qualsiasi tipo di riconoscimento dell’altro, quindi facciamo un gran uso di questo termine.
Eric Berne scelse il termine carezze come riferimento al bisogno infantile di essere toccati, bisogno che rimane anche da adulti ma che abbiamo imparato a sostituire con altre forme di riconoscimento: un sorriso, un complimento, un buon voto.
E’ così fondamentale questo  bisogno che molto spesso agiamo secondo la convinzione “qualsiasi carezza è meglio di nessuna carezza“.
Questo vuol dire che certe volte  un’occhiata storta, un insulto, e al peggio, uno schiaffo è  preferibile al nulla perchè una carezza, seppur negativa, ci dice che la nostra esistenza è stata riconosciuta dall’altro.


Le carezze possono essere verbali e non verbali, positive o negative, condizionate o incondizionate. Una carezza positiva è quando chi la riceve la vive come piacevole mentre quella negativa è vissuta come spiacevole. Una carezza condizionata si riferisce a ciò che una persona fa, quella incondizionata a ciò che una persona è.
Esistono principalmente quattro alternative nel modo di gestire lo scambio di carezze: dare carezze, riceverle, chiederle e rifiutarsi di darle.
E’ possibile vedere graficamente il modo in cui gestiamo le nostre carezze con il profilo delle carezze (McKenna J.)
Provate a tracciare il vostro profilo, lavorate rapidamente e in modo intuitivo.
Alla voce “chiedere” nella colonna negativa inserite le volte in cui avete cercato in qualche modo indiretto di ottenere dagli altri un’attenzione che vi ha procurato sofferenza o fastidio. Alla voce “rifiutarsi di dare” riportate le volte in cui vi siete rifiutati di dare agli altri delle carezze negative che essi cercavano di ottenere da voi.

profilo-carezze
I punteggi negativi e positivi sono in rapporto inverso, ciò significa se una persona ha un basso punteggio nel raccogliere carezze positive probabilmente ne avrà uno alto nel raccogliere quelle negative.
Se il vostro profilo è sviluppato nell’area positiva sarà sicuramente soddisfacente, al contrario bisognerà cambiare qualcosa nel vostro modo di relazionarvi.

Che aspettate?!

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